
La mostra mercato dedicata al giardinaggio di qualità curata dal garden designer Carlo Contesso torna il 17 e 18 settembre.
Il 17 e 18 settembre arriva la sesta edizione di Borgo Plantarum, la mostra mercato dedicata al giardinaggio di qualità curata dal garden designer Carlo Contesso. A Castellarano tra le colline di Reggio Emilia, sull’acciottolato tra gli edifici, nell’aia, sul prato a fianco della chiesetta si incontrano i migliori vivaisti da tutt’Italia, con una selezione varia e ricca di spunti. Cultivar rare e selezioni di fiori edibili, piante adatte all’ombra e ai giardini aridi, agrumi e salvie, piccoli frutti e varietà acquatiche daranno vita all’Antico Borgo Le Viole, un romantico borgo in pietra affacciato sulle verdi colline della campagna di Reggio Emilia.
Il climate change, il rapporto tra il cambiamento climatico e il giardino sarà il tema centrale della sesta edizione di Borgo Plantarum, la kermesse dedicata al giardinaggio di qualità organizzata tra le colline di Telarolo di Castellarano. Temperature in rialzo, eventi meteo estremi e ridotta disponibilità di acqua sono alcuni dei temi che più preoccupano giardinieri e appassionati di verde e paesaggio di tutto il mondo: verranno affrontati durante la due giorni attraverso conferenze per accompagnare il visitatore a scoprire, anche attraverso una offerta selezionata di espositori, una nuova consapevolezza del giardino in piena armonia con un clima che cambia.
L’agronomo Marco Scanu membro della Mediterranean Garden Society ed esperto internazionale di giardini mediterranei in concerto con il curatore di Borgo Plantarum Carlo Contesso proporranno un ciclo di interventi di condivisione di esperienze di progettazione, cura e mantenimento atte al favorire soluzioni tecniche ed ambientali ingegnose per un giardino che si evolve al passo con un clima che cambia.
Tra gli incontri in programma:
• Specie alloctone e tropicali: invasori o nuove opportunità?
• Utilizzo consapevole dell’acqua
• Piante resilienti
• Piccoli accorgimenti per coltivare l’orto con poca acqua
• Sistemi innovativi di coltivazione
• Terricci: come fare la differenza